Con oltre 300 milioni di persone colpite in tutto il mondo,

l’ASCVD è una minaccia per tutte
le nazioni e tutte le etnie1.

L’80% degli eventi cardiovascolari prematuri potrebbe essere prevenuto2. Facendo conoscere la realtà
dell’ASCVD, possiamo cambiare il corso di questa malattia e il destino di una nazione invisibile.

Che cos’è l’ASCVD e che impatto ha sul corpo?

Malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) è un termine generico usato per descrivere una varietà di malattie causate dall’accumulo di depositi di grasso (placca) nelle arterie. Accumulandosi in maniera silente nel tempo, molte persone non avvertono alcun sintomo fino a quando la placca nelle arterie non si distacca inaspettatamente3. Quando ciò accade, l’arteria danneggiata può iniziare a sanguinare, causando la formazione di coaguli di sangue che viaggiano in diverse parti del corpo, con conseguente rischio di infarto o ictus3.

Una condizione che passa inosservata, fino a provocare gravi conseguenze

Le placche si accumulano silenziosamente nelle arterie senza generare alcun sintomo o segno che indichi la presenza di un problema di salute3. Come risultato di questo lento processo di accumulo, l’ASCVD viene spesso scoperta solo in seguito a un evento cardiovascolare e al danno che ne consegue.


“Il mio infarto è stato del tutto inaspettato. Questa è una malattia invisibile, che non puoi
sentire o avvertire in alcun modo. Non avevo mai avuto alcun sintomo, almeno nessuno identificabile come campanello di allarme o segnale di un possibile infarto”.

– Jean Daniel, affetto da ASCVD

Invisibile ma fin troppo frequente

A causa dei fattori di rischio modificabili e di uno stile di vita non salutare, si stima che il 28% della popolazione sia a rischio di sviluppare un evento ASCVD (come un infarto o un ictus), mettendo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo4. Al momento, questa pandemia invisibile provoca fino a 42,000 decessi al giorno5.

Educare le persone sui fattori di rischio e sulle conseguenze dell

ASCVD consentirà di ottenere esiti migliori

Chi sono i soggetti a rischio?

Tenendo conto di quanto diffusa e devastante sia questa malattia cronica, è importante identificare i soggetti vulnerabili1,3-5. Le cause principali di ASCVD includono livelli elevati di colesterolo (dislipidemia), pressione alta (ipertensione), fumo, diabete, anamnesi familiare e alcune precondizioni genetiche, come il colesterolo alto ereditario che inizia in giovane età (ipercolesterolemia familiare o FH). Altri fattori di rischio che contribuiscono all’ASCVD includono una cattiva alimentazione, bassi livelli di attività fisica, sovrappeso, assunzione eccessiva di alcol e stress. Anche l’età e il genere sono fattori che contribuiscono, soprattutto nelle donne dopo la menopausa.

Genere

Genere

Fumare

Fumare

Sovrappeso

Sovrappeso

Alta pressione sanguigna

Alta pressione sanguigna

Diabetes Mellitus

Diabetes mellitus

Mancanza di esercizio

Mancanza di esercizio

Parenti stretti con infarto negli uomini sotto e nelle donne sotto i 65 anni

Parenti stretti con infarto negli uomini sotto i 55 anni e nelle donne sotto i 65 anni

Età

Età

Cosa possiamo fare

Alcune delle cause che portano all’ASCVD sono al di fuori del nostro controllo. Tuttavia, ci sono diversi fattori di rischio su cui è possibile intervenire. Concentrandoci su questi, possiamo ridurre significativamente il rischio di sviluppare l’ASCVD.

Attività fisica

Attività fisica

Cerca di fare più movimento e ridurre il tempo di seduta. Piccoli cambiamenti come fare le scale invece dell’ascensore possono fare una grande differenza per la tua salute. Essere attivi è un ottimo modo per rafforzare il muscolo cardiaco, tenere sotto controllo il colesterolo, il peso e la pressione sanguigna e, soprattutto, ti fa sentire bene.

Dieta sana per il cuore

Dieta sana per il cuore

Limitare l’assunzione di grassi saturi, alcol, zucchero e sale può aiutare a ridurre il colesterolo, la pressione sanguigna, il peso e il rischio di diabete.

Gestire lo stress

Gestire lo stress

Essere stressati o ansiosi può provocare sintomi come angina o dolore toracico; sviluppando modi per far fronte allo stress, è possibile ridurne gli effetti sulla salute.

Smettere di fumare

Quitting smoking

Il fumo raddoppia il rischio di sviluppare malattie cardiache. Se sei un fumatore, la cosa più importante che puoi fare è smettere di fumare!

Controlli regolari

Controlli regolari

Effettua visite di controllo e monitora la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo. È consigliabile per ognuno di noi sottoporsi al primo esame di screening del colesterolo entro i 35 anni per gli uomini e i 45 anni per le donne6. La pressione sanguigna deve essere controllata ogni 2 anni7. I soggetti a rischio più elevato dovrebbero prendere in considerazione una valutazione più frequente: nel caso di persone che assumono farmaci per abbassare i livelli di colesterolo, dovrebbe essere offerto un esame del colesterolo ogni anno8.

Colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”

Colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”

l colesterolo è una sostanza grassa essenziale per il normale funzionamento dell’organismo. Una certa quantità di colesterolo è salutare, tuttavia, se i suoi livelli nel sangue sono troppo elevati, il corpo non è in grado di smaltirlo e questo si deposita nelle pareti delle arterie formando un ateroma (un materiale grasso o placca). Il colesterolo è trasportato in tutto il corpo da molecole chiamate lipoproteine. Nel tempo, l’accumulo di grasso dell’ateroma può restringere le arterie, con un processo noto come aterosclerosi, che può provocare un infarto o un ictus.

Il “colesterolo buono” o colesterolo legato a lipoproteine ad alta densità (colesterolo HDL) aiuta a rimuovere il colesterolo cattivo dalle arterie. Un alto livello di colesterolo HDL protegge dalle malattie cardiache.

Il “colesterolo cattivo” o colesterolo legato a lipoproteine a bassa densità (colesterolo LDL) contribuisce all’accumulo di depositi di grasso nelle arterie (aterosclerosi). Nel tempo questo accumulo porta a un indurimento e un restringimento delle arterie, con conseguente rischio di infarto o ictus.

Una quantità eccessiva di colesterolo cattivo (colesterolo LDL) costituisce una delle cause principali di ASCVD.

È solo il colesterolo?

Oltre al colesterolo “buono” e “cattivo” ci sono altri due elementi grassi che sono collegati all’ASCVD:

  1. Trigliceridi, che sono grassi che circolano nel flusso sanguigno con il colesterolo È noto che alti livelli di trigliceridi aumentano il rischio di ASCVD9.
  2. Lipoproteina (a), che è strutturalmente molto simile al colesterolo LDL10. La lipoproteina (a) può contribuire all’accumulo di placca; alti livelli di lipoproteina (a) sono principalmente di origine ereditaria11. Si raccomanda di misurare questo valore almeno una volta nella vita.
  3. Il colesterolo legato a lipoproteine non ad alta densità (non-HDL-C) rappresenta un’altra misura del colesterolo cattivo ed è utile per valutare il rischio di ASCVD nei soggetti con alti livelli di trigliceridi, diabete, obesità o livelli di LDL molto bassi.
Elementi legati ad ASCVD
Ridurre i rischi: il giusto compromesso

Ridurre i rischi: il giusto compromesso

Mantenere livelli sani di colesterolo e trigliceridi è importante per la nostra salute. Come la pressione sanguigna, un livello di colesterolo alto generalmente non causa alcun sintomo. Il livello di colesterolo può essere misurato con un semplice esame del sangue, che di solito riporta: livello di colesterolo totale (colesterolo totale), HDL (colesterolo buono), LDL (colesterolo cattivo), non-HDL-C (colesterolo cattivo) e trigliceridi. Negli adulti si raccomanda di controllare regolarmente i livelli di colesterolo in caso di storia cardiaca o se già in trattamento per abbassare il colesterolo12.

È importante sottolineare che alcune persone non sono in grado di raggiungere i livelli di colesterolo raccomandati solo attraverso i cambiamenti dello stile di vita, per questo devono ricorrere a una terapia farmacologica per contrastare livelli di colesterolo LDL troppo alti12. I farmaci non sono un sostituto, ma un’aggiunta all’esercizio fisico, alla gestione dello stress e a un’alimentazione equilibrata. Esistono diversi tipi di trattamenti che possono essere prescritti dal medico per ridurre il colesterolo LDL. È importante che il medico valuti quale sia il farmaco giusto per te. Apportare cambiamenti positivi nello stile di vita e ricorrere a terapie mediche appropriate rallenta la progressione dell’ASCVD13. Ciò contribuirà a ridurre il rischio di eventi cardiaci come ictus e infarti.

Causa genetica

Alcune malattie sono legate ai tuoi geni e possono essere comuni nella tua famiglia. In particolare, la storia familiare e alcune condizioni genetiche possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD).

Uno dei fattori di rischio di malattie cardiovascolari (CVD) è la lipoproteina(a) o Lp(a), una molecola che tende a fissarsi nelle arterie. La sua variabilità determinata fino al 90% da fattori genetici, il che significa che c’è una maggiore probabilità di ereditare questo fattore di rischio se anche uno dei tuoi genitori ha o ha avuto una Lp(a) elevata1.

La popolazione maschile e quella femminile hanno la stessa probabilità di avere il corredo genetico che determina livelli elevati di Lp(a)1.

In genere, il livello adulto viene raggiunto già all’età di 5 anni e non cambia molto nel corso della vita2,3.

Lp(a)

Le lipoproteine sono particelle costituite da proteine a cui sono attaccate molecole di lipidi (grassi). Il loro ruolo è quello di trasportare il colesterolo e altri lipidi attraverso il corpo tramite il flusso sanguigno1,3.

Pronunciata come “lipoprotein little a” o “L-P-little-a”, la lipoproteina(a) è spesso abbreviata in Lp(a).

Una quantità eccessiva di queste particelle
nell’organismo può causare problemi di salute perchè partecipa allo sviluppo nelle arterie di depositi di grasso, noti anche come aterosclerosi o placche aterosclerotiche1,3,4.

Si stima che il 20% della popolazione mondiale abbia livelli elevati di Lp(a)4.

Invito all'azione

La maggior parte delle persone con livelli elevati di Lp(a) non avverte alcun sintomo e non ha idea di esserne affetta.

Non ci si accorge di avere una Lp(a) elevata se non si esegue un test specifico1,3.

Se vi trovate in una delle seguenti situazioni, potreste voler discutere del test della Lp(a) con il vostro medico3,4:

  • Avete avuto un infarto o un ictus
  • Un vostro familiare/un parente di sangue ha sofferto di un attacco cardiaco o di un ictus prematuro (per gli uomini si tratta di un’età inferiore a 55 anni, per le donne di un’età inferiore a 65 anni).
  • Si ha una storia familiare di Lp(a) elevata
  • Si è affetti da ipercolesterolemia familiare (FH), ovvero da colesterolo cattivo ereditario
  • Stenosi della valvola aortica
  • Avete sofferto di attacchi cardiaci ricorrenti nonostante il trattamento per la riduzione dei lipidi (ad es. statine)

FH Europe

Per ulteriori informazioni su Lp(a) e FH, visitare il sito FH Europe.

  1. Kronenberg, F. (2021). Lipoprotein(a). In: von Eckardstein, A., Binder, C.J. (eds) Prevention and Treatment of Atherosclerosis. Handbook of Experimental Pharmacology, vol 270. 201-232. Springer, Cham. https://doi.org/10.1007/164_2021_504
  2. McNeal CJ, Peterson AL. Lipoprotein (a) in Youth. [Updated 2020 Feb 9]. In: Feingold KR, Anawalt B, Boyce A, et al., editors. Endotext [Internet]. South Dartmouth (MA): MDText.com, Inc.; 2000-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK395570/
  3. Cybulska B, Kłosiewicz-Latoszek L, Penson PE, Banach M. What do we know about the role of lipoprotein(a) in atherogenesis 57 years after its discovery?. Prog Cardiovasc Dis. 2020;63(3):219-227. doi:10.1016/j.pcad.2020.04.004
  4. Wilson DP, Jacobson TA, Jones PH, et al. Use of Lipoprotein(a) in clinical practice: A biomarker whose time has come. A scientific statement from the National Lipid Association. J Clin Lipidol. 2019;13(3):374-392. doi:10.1016/j.jacl.2019.04.010
  5. Tsimikas S, Fazio S, Ferdinand KC, et al. NHLBI Working Group Recommendations to Reduce Lipoprotein(a)-Mediated Risk of Cardiovascular Disease and Aortic Stenosis. J Am Coll Cardiol. 2018;71(2):177-192. doi:10.1016/j.jacc.2017.11.014

Una lettura storica dell’ASCVD

La prova che i nostri antenati soffrivano di ASCVD è stata rivelata nel 2009, quando un gruppo di ricercatori ha eseguito scansioni TC su 52 antiche mummie egizie. Delle 44 mummie con tessuto cardiovascolare identificabile, 20 presentavano un’aterosclerosi probabile o certa, il che suggerisce che l’ASCVD era una patologia diffusa già all’epoca

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La nostra missione

Invisible Nation mira a formare una rete globale di organizzazioni di pazienti e parti interessate del settore cardiovascolare per fare in modo che l’ASCVD venga riconosciuta come urgente crisi sanitaria globale e cambiare le cose.

Invisible Nation contribuirà a richiamare l’attenzione necessaria sull’ASCVD e a ridefinire il modo in cui le parti interessate, compresi i sistemi sanitari, collaborano per affrontare la principale causa di mortalità nel mondo.

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Riferimenti:

  1. Roth GA, Mensah GA, Johnson CO, et al. Global Burden of Cardiovascular Diseases and Risk Factors, 1990-2019: Update from the GBD 2019 Study [published correction appears in J Am Coll Cardiol. 2021 Apr 20;77(15):1958-1959]. J Am Coll Cardiol. 2020;76(25):2982-3021.
  2. World Health Organization (WHO). Cardiovascular diseases – Data and Statistics. Available at: https://www.euro.who.int/en/health-topics/noncommunicable-diseases/cardiovascular-diseases/data-and-statistics. [Last accessed September 2021].
  3. NIH. National Heart, Lung and Blood Institute – Atherosclerosis. Available at: https://www.nhlbi.nih.gov/health-topics/atherosclerosis#:~:text=Atherosclerosis%20usually%20doesn’t%20cause,and%20symptoms%20of%20the%20disease. [Last accessed September 2021].
  4. Song P, Fang Z, Wang H, et al. Global and regional prevalence, burden, and risk factors for carotid atherosclerosis: a systematic review, meta-analysis, and modelling study. Lancet Glob Health. 2020;8(5):e721-e729. doi:10.1016/S2214-109X(20)30117-0
  5. World Health Organization (WHO). Cardiovascular diseases (CVDs). Available at: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/cardiovascular-diseases-(cvds). [Last accessed August 2021].
  6. Cholesterol testing and results. MedlinePlus website. Available at https://medlineplus.gov/ency/patientinstructions/000386.htm. [Last accessed September 2021].
  7. Health screenings for men ages 40 to 64. MedlinePlus website. Available at https://medlineplus.gov/ency/article/007465.htm. [Last accessed September 2021].
  8. Getting a cholesterol test. Heart UK. Available at https://www.heartuk.org.uk/cholesterol/getting-a-cholesterol-test. [Last accessed September 2021].
  9. Triglycerides: Why do they matter? Mayo Clinic website. Available at https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/high-blood-cholesterol/in-depth/triglycerides/art-20048186#:~:text=High%20triglycerides%20may%20contribute%20to,of%20the%20pancreas%20(pancreatitis). [Last accessed September 2021].
  10. Lipoprotein (a) blood test. MedlinePlus website. Available at https://medlineplus.gov/lab-tests/lipoprotein-a-blood-test/. [Last accessed September 2021]
  11. Maranhão RC, Carvalho PO, Strunz CC and Pileggi F. Lipoprotein (a): structure, pathophysiology, and clinical implications. Arq Bras Cardiol. 2014 ;103(1) :76-84
  12. Mach F, Baigent C, Catapano AL, et al. ESC Scientific Document Group. 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk. Eur Heart J. 2020;41(1):111-188
  13. Lansberg P, Lee A, Lee ZV, Subramaniam K, Setia S. Nonadherence to statins: individualized intervention strategies outside the pill box. Vasc Health Risk Manag. 2018;14:91–102